Un giorno un 'amica mi chiese : ma secondo te Don juan è realmente esistito?Il tutto al culmine di una discussione sulla figura del guerriero nella società del 2000 ,era uno di quei rari momenti in cui un colloquio intimo tra persone di sesso diverso non si affronta tra le lenzuola e la domanda ovviamente buttata lì con la schiettezza tipica delle donne ,mi diede da pensare.Io risposi, che c'era tanta di quella saggezza nei libri di castaneda al punto tale da rendere la sua domanda assolutamente marginale .E dunque se si fosse inventato tutto , o peggio ancora, se le sue avventure con lo stregone indio fossero state soltanto un romanzo, cui prodest?Io ho sempre letto l'intera opera di castaneda come una piccola guida per districarsi in mezzo “alle mille difficoltà dell'essere uomo in questa vita “, senza prendere esasperatamente alla lettera tutto ciò che scrive .Infatti , aldilà di tutti gli aspetti magici delle vicende che si riferiscono al suo apprendistato da “stregone “, assistiamo all'incontro di due differenti culture, quali, la nostra e quella millenaria lasciata in eredità dagli sciamani indios (yaqui) delle sierras messicane ,che si confrontano sulla bilancia dell'etica e della morale universale aldilà di ogni credenza religiosa e di qualsivoglia retaggio culturale .Badate bene , e questo mi piace sottolinearlo, che noi occidentali imperialisti per eccellenza ,siamo da sempre stati abituati a giustificare ogni genocidio(indiani nordamericani , indios sudamericani,zulù africani etc...) con la necessità di portare la nostra cultura e l'unica vera religione rivelata (di cui noi e soltanto noi siamo da sempre stati gli unici depositari ) presso codeste popolazioni tribali ed ignoranti. Soltanto adesso, grazie agli studi condotti da antropologi come carlos castaneda , ci siamo accorti di quanti errori siano stati perpetrati in nome della cieca e sordida ignoranza che non permette il civile confronto . Ma ritornando al leitmotiv del nostro discorso ,e, senza uscire fuori tema dal nostro argomento, vorrei analizzare gli aspetti “etici” degli insegnamenti di Don juan, magari partendo dalla stessa "via del cuore" che è forse il primo manuale di comportamento “del guerriero” . La via del cuore ad ogni modo non è tanto il punto di partenza , quanto il punto d'arrivo per l'uomo ,che, vivendo secondo dei principi di essenzialità , fa della coerenza la sua bandiera ed attraverso tutte le esperienze della vita impara ad assumersi la “responsabilità delle proprie azioni”,senza chiedersi il perchè od il percome di tutti i suoi problemi,limitandosi ad affrontarli, evitando di arrecare danno ad altri seguendo soltanto la propria strada , scelta secondo i principi etici del guerriero (che non è un uomo dotato di spada ed armatura ,soltanto di una particolare sensibilità che chiameremo “energia”) . Dobbiamo capire che ogni società tribale o “primitiva “ ha le sue regole non scritte alle quali tutti indistintamente devono uniformarsi e se lo fanno non è per “ipocrisia” o per paura della punizione ,bensì soltanto per quello spirito di “coerenza” che a noi occidentali potrebbe sembrare assolutamente anacronistico ed inutile . I Sioux
ad esempio avevano una struttura sociale perfettamente organizzata secondo gli stessi principi della coerenza e responsabilità .Infatti, durante la caccia al bisonte tutti i cacciatori più validi si mettevano al servizio della tribù e la carne veniva equamente distribuita tra tutti i membri con particolare riguardo per gl'invalidi e gli ammalati ( un bell'esempio per noi che parcheggiamo la macchina sul marciapiede , non credete?).Per ritornare a don juan il concetto più bello , ad ogni modo, col quale mi piacerebbe concludere è quello della “follia controllata” che esprime la mera caducità delle cose ( concetto per noi comune direte )da un lato , ma dall'altro rappresenta anche la soluzione per non lasciarsi travolgere dalla depressione, male comunissimo del sapere occidentale .Il primo riferimento alla “follia controllata” lo troviamo in “viaggio a ixtlan”, terzo libro della serie.Parlando della morte e dell'inutilità delle cose terrene con carlitos , don juan introduce questa
perla : la morte è una sfida , anzi è la più grande sfida per il guerriero,un meraviglioso viaggio che nulla ha a che vedere con il mondo terreno(come noi lo conosciamo) .E dunque le nostre ricchezze , i nostri beni, il nostro lavoro svolto , i nostri affetti , tutto quello che facciamo su questa terra? Inutile, tutto inutile .Ma il guerriero lo sa e continua a vivere secondo le proprie scelte , perchè sa che è questa la cosa giusta da fare, anzi è l'unica cosa che può fare finchè resta nel suo stato terreno, nonostante sappia che lo perderà .Ebbene questa è la “follia controllata”: continuo a vivere seguendo la mia strada , nonostante sappia che tutto quello che faccio è inutile !un pò come fare un mandala per i monaci tibetani e poi distruggerlo, non credete? Per concludere questa mia breve, mi piacerebbe ricordare che determinati concetti sul senso della vita , sulla morte , la religiosità , il concetto di Dio , che noi occidentali inutilmente cerchiamo di risolvere da secoli, si trovano su strade già precedentemente percorse , da chi , è stato inguistamente etichettato come incivile , ignorante e superstizioso , in nome di un' alquanto discutibile civilizzazione e progresso, che appaiono oggi scevri di spazi dedicati all'uomo stesso ed alla sua dignità .
bibliografia di castaneda :Gli Insegnamenti di don Juan (Milano, Rizzoli, 1999, )
Una realtà separata (Milano, Rizzoli, 2000)
Viaggio a Ixtlan (Milano, Rizzoli, 2000)
L'isola del Tonal (Milano, Rizzoli, 1997)
Il secondo anello del potere (Milano, Rizzoli, 2001)
Il dono dell'aquila (Milano, Rizzoli, 1985)
Il fuoco dal profondo (Milano, Rizzoli,1987, )
Il potere del silenzio (Milano, Rizzoli, 2001, )
L'arte di sognare (Milano, Rizzoli, 2000, )
Tensegrità-Passi magici (Milano, Rizzoli, 2004,)
Il lato attivo dell'infinito (Milano, Rizzoli, 2000)
La ruota del tempo (Milano, Rizzoli, 2002)
* si tratta di ristampe , dato che il primo libro uscì col titolo "a scuola dalla stregone" ed è datato 1969
castaneda su wikipedia
siti su carlos castaneda:
http://www.carloscastaneda.it/http://www.carloscastaneda.it/Consigli-lettura-Castaneda.htm
http://www.carloscastaneda.it/
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