la vita è poesia Headline Animator

Meditabonda notte sopra cataste di ricordi/ scava lontano/gioventù marcita/ in lacrimosi nebbioni nordici. Stracci d'automi/dallo strame di luridi giacigli /si trascinavano nel lugubre recinto di metallici aculei infissi sopra il cuore .Sull'inerme gregge/Arimanni evirati d'ogni umano senso/dal latrato di alani sui musi duri, nel lunare gelo /con intermezzi di sinistri rombi, alti tra le nubi fosche, spioventi dal cielo :fuoco vendicatore sul furore di Odino!Spregiati oggetti/ ciechi del domani(si viveva solo di passato).Mia lontana terra! rimarginavi nel sole, le ferite di sventurata guerra. Pampini nuovi, alle colline riavviticchiavi/ e i litorali acquietavi/ del profumo d'arancio rinfioravi.Risaliva di pala in pala/ troneggiante aspri dirupi, coriaceo il fico d'india/ e tu l'ornavi di fragili giallini fiori/e mitigavi d'esili ciuffi,magre oasi d'ombra nell'assolato piano. l'arsura delle trazzere, ove nell'abbandono inveterato/rinfaticava duro la vita. Troppa calca d'affetti,s'aggrappava in un singhiozzo represso, che attanagliava/e ti sentivo, allora,dall'inferno dei morti/struggente desio crepuscolare!