Meditabonda notte sopra cataste di ricordi/ scava lontano/gioventù marcita/
in lacrimosi nebbioni nordici.
Stracci d'automi/dallo strame di luridi giacigli /si trascinavano nel lugubre recinto
di metallici aculei infissi sopra il cuore .Sull'inerme gregge/Arimanni evirati d'ogni
umano senso/dal latrato di alani sui musi duri, nel lunare gelo /con intermezzi di
sinistri rombi, alti tra le nubi fosche, spioventi dal cielo :fuoco vendicatore sul
furore di Odino!Spregiati oggetti/ ciechi del domani(si viveva solo di passato).Mia
lontana terra! rimarginavi nel sole, le ferite di sventurata guerra.
Pampini nuovi, alle colline riavviticchiavi/ e i litorali acquietavi/ del profumo
d'arancio rinfioravi.Risaliva di pala in pala/ troneggiante aspri dirupi, coriaceo il
fico d'india/ e tu l'ornavi di fragili giallini fiori/e mitigavi d'esili ciuffi,magre
oasi d'ombra nell'assolato piano.
l'arsura delle trazzere, ove nell'abbandono inveterato/rinfaticava duro la vita.
Troppa calca d'affetti,s'aggrappava in un singhiozzo represso, che attanagliava/e ti
sentivo, allora,dall'inferno dei morti/struggente desio crepuscolare!
Poesia GLI ANNI ORRIBILI (MIO PADRE)contro tutte le fottutissime guerre!
Pubblicato da
niko
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11:38
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