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monologo lettera a mio padre (Niko)

Pubblicato da niko On 06:24

Ho vissuto padre, tanto da portarne le ferite , come cicatrici visibili sulla pelle di chi , forse, ha chiesto troppo dalla vita tanto da non mandare mai nessun altro al posto mio, tanto da provare e sbagliare e riprovare e sbagliare nuovamente, come sempre ho fatto, come sai tu. Ed ho viaggiato, tanto così tanto che ogni volta che vedevo la mia immagine riflessa sullo specchio della stanza di un Motel, quella era casa mia. Ed i ricordi non mi hanno mai fermato, perchè un uomo ne ha tanti sai , belli e brutti, ed a volte ti fanno perdere tempo, maledettamente, e per quanto concerne il prossimo non ne ho mai valutato le azioni buone o cattive, perchè gli altri agiscono per sè e ti fanno del male solo se glielo permetti (come mi hai insegnato tu). Non so se ho vissuto abbastanza da conoscere gli uomini ma ti posso dire che se il mio viaggio finisse qui, forse ,non saprei nulla neanche di me stesso nonostante ,come sai, abbia passato più tempo all'inferno che in paradiso(l'inferno è più romantico, sa di passione).Da quando ho continuato a camminare da solo poi in tanti si sono vantati di essermi stati maestri nella vita , ma non sanno che alla fine il mio più grande maestro sei stato tu.